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Smartphone e strade sicure

27/02/2018

Il codice della strada (articolo 173) vieta al conducente di far uso, durante la marcia, di apparecchi radiotelefonici, ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Croce rossa italiana, Corpo forestale e Protezione civile nazionale.
La sanzione amministrativa prevista per chi trasgredisce questo divieto è quella del pagamento di una somma di denaro compresa tra i 160 e i 646 euro; si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione, nel corso di un biennio. 
È sempre prevista la decurtazione di cinque punti dalla patente di guida. È, viceversa, consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, che non richiedono, per il loro funzionamento, l'uso delle mani.
Orbene, durante un normale controllo stradale, le forze dell'ordine non possono farsi consegnare il telefono cellulare dall'automobilista, senza il suo espresso consenso, per verificare se stava guidando utilizzando impropriamente l'apparecchio.
Ciò non accade, se vi è un incidente con feriti, ossia quando è ipotizzabile la sussistenza di un reato (omicidio colposo, lesione personale colposa, omissione di soccorso, ecc.), con conseguente possibilità di apertura di un procedimento penale.
In questi casi, è legalmente possibile, per le forze dell'ordine, procedere al sequestro (probatorio) del telefonino, per accertare se l'automobilista lo stava usando illegalmente, al momento del sinistro, sulla base dell’articolo 354 del codice di procedura penale (Se vi è pericolo che le cose… pertinenti al reato si alterino o si disperdano o comunque si modifichino e il pubblico ministero non può intervenire tempestivamente, ovvero non ha ancora assunto la direzione delle indagini, gli ufficiali di polizia giudiziaria compiono i necessari accertamenti… Se del caso, sequestrano il corpo del reato e le cose a questo pertinenti).
In conclusione, l'automobilista, dunque, che guida parlando al telefono, senza viva voce né auricolare, oppure inviando e/o ricevendo SMS, oltre a subire le predette pesanti sanzioni amministrative, rischia anche il sequestro dello smartphone, in caso di sinistro stradale con feriti.